Probabilmente sarà perchè, come da noi prospettato tempo addietro, anche "loro" adesso intravedono un tracollo del consenso sindacale che, almeno a Sigonella, dovrebbe portare una perdita di iscritti non inferiore allo 80%! Probabilmente sarà perché, a restare -"pochi (anzi pochissimi!)"- (come spavaldamente blaterato dal segretario UIL-TuCS di Catania, Giovanni Casa, in una sua invettiva contro l'interpellanza dell'onorevole Giuseppe Berretta), saranno invece proprio gli stessi componenti Sigonelliani della UIL-TuCS. Forse sarà anche perchè, solo in questo periodo dell'anno, ci si ricorda improvvisamente di avere degli scritti e di voler continuare ad "incassare" le loro quote, anche per l'anno successivo. Sarà per tutto questo o forse no ma, sta di fatto, che da qualche giorno, ci dicono, i "sindacalisti" sembrano essersi risvegliati dal coma profondo in cui erano caduti in questi ultimi mesi, ed aver cominciato a girare intorno (e forse anche dentro) i vari reparti.
Che diranno mai ai lavoratori? Porteranno forse nuove idee per fare sindacato? Parleranno dei loro errori e di come non farne altri per il futuro? Mostreranno i loro progetti per rappresentare meglio una categoria sempre più precaria? No, nulla di tutto questo! Sembra invece che questi signori continuino a fare quello che hanno sempre fatto: gridare "Al lupo! Al lupo!" Secondo quanto riferitoci dai lavoratori, a Sigonella gli RSA (o pseudo) improvvisano comizi vaneggiando di licenziamenti ed altri disastri che dovrebbero colpire tutti i lavoratori nel futuro prossimo venturo. Ovviamente però, solo quelli non iscritti al sindacato, quelli cioè che non possono usufruire della "protezione" delle organizzazioni i cui "grandi successi" si ammirano nella gestione degli esuberi a Livorno. È tornato dunque il famoso "Nun su i tempi" (come nell'articolo profetico da noi pubblicato qualche mese fa su questo Blog): non è il momento di revocare le deleghe o, per dirlo con le parole di una mail ricevuta qualche tempo fa: "non è detto che chi ci tiene nella m**da lo faccia davvero per il nostro male". Il messaggio è chiaro: turiamoci il naso e restiamo iscritti!
Cosa c'è da rispondere loro? A me personalmente verrebbe: restateci voi con quella cosa fino al collo, noi altri meritiamo di meglio!
Mah... sfoghi a parte, in verità crediamo che non ci sia bisogno di perdere tempo per stigmatizzare chi immagina ipotetiche riduzioni di personale, assolutamente campate in aria, o chi strumentalizza le tristi vicende che hanno recentemente colpito i nostri colleghi di Livorno! La categoria non casca più in queste trappole vecchie e logore. È meglio che trovino altri argomenti se vogliono riconquistare la fiducia dei lavoratori!... Auguri!
Comunque sia, mettiamo pure il caso che alcune delle vaneggiate riduzioni fossero anche vere, allora almeno una cosa dovremmo chiederla: quale sarebbe, secondo questi signori, la differenza tra essere iscritti o meno ai sindacati? Forse che i non iscritti sarebbero meno "protetti" degli iscritti? Gli esempi di Napoli, Sigonella e Livorno ci dicono che non è affatto così. Il dovere dei sindacati sarebbe quello di tutelare TUTTI i lavoratori, non solo gli aderenti alla propria sigla e, in ogni caso, qui il problema è diametralmente opposto: i recenti accadimenti dimostrano inequivocabilmente che questo sindacato non è in grado di proteggere proprio nessuno, sia iscritti che non! Infatti, non solo è ovvio che nella scelta dei tagli non intervengono in alcun modo scelte basate sull'appartenenza o meno ad una sigla sindacale ma, la recente lettera nella quale i sindacati supplicano l'aiuto dell'ambasciatore USA in Italia, dimostra per loro stessa ammissione, che questi non sono neppure in grado di perseguire ogni possibile soluzione per salvare il lavoro a chi in pericolo di perderlo. E allora? Nel caso non si abbia più fiducia verso queste sigle, perché iscriversi o restare iscritti ad un sindacato che non è comunque in grado di difendere il nostro posto di lavoro? Perché turarsi il naso quando si può semplicemente "uscire" e respirare un po' di aria pura?
Abbiamo già detto molte volte di come noi reputiamo importante aderire e dare forza al Sindacato (quello con la S maiuscola) ma questa adesione deve essere frutto di una fiducia verso chi ci rappresenta, non certo del timore di ricevere ritorsioni! La LIBU si sta muovendo per aprire nuovi orizzonti sindacali che consentano maggior pluralità e maggior democrazia nella scelta della propria rappresentanza. Presto, molto presto, avremo delle notizie da condividere con tutti Voi. Ogni nostra azione però, passa anche attraverso la firma della petizione, che ci attendiamo avvenga da parte di tutti quei lavoratori che non si sentono ben rappresentati. Nel frattempo, è nostra opinione che non ci sia davvero nulla da aspettarsi da chi, pur avendo il mandato ufficiale di rappresentare la categoria, lo spreca gridando a zonzo: "Al Lupo! Al Lupo!"… cosa si inventeranno adesso? Vuoi vedere che, magari, diranno che i lavoratori di Livorno sono stati licenziati per colpa della LIBU? Chissà, ormai non ci sorprende più nulla.