Nel nostro articolo intitolato "Quella strana storia" avevamo parlato di postumi, a seguito della richiesta di un contributo volontario da parte della FISASCAT, e della restituzione di questo contributo, dopo che il gruppo LIBU del dipartimento si era rifiutato di pagarlo e dopo che altri ne avevano seguito l'esempio.
Qualche giorno fa un gruppo di Pompieri (non LIBU) ha consegnato una lettera al Presidente della nostra associazione, Rosario Pellegrino, chiedendoci di pubblicarla per loro. Questo Blog è dedicato a tutti i lavoratori, e siamo ben lieti di fare cassa di risonanza per le loro istanze. La lettera, una raccomandata firmata da ben 33 lavoratori(!!), è indirizzata alla Segreteria nazionale e siciliana della FISASCAT CISL, e reca come oggetto: "Conferma disdetta adesione da parte dei lavoratori alle dipendenze della Marina degli Stati Uniti d'America, addetti al servizio antincendio presso Ia Base Militare di Sigonella".
Per ovvie ragioni di privacy, abbiamo deciso di omettere i nominativi dei mittenti:
Come potete leggere, la lettera si riferisce proprio ai fatti da noi narrati in "Quella strana storia", proprio uno dei postumi che ha portato tra i pompieri (da quanto almeno si evince leggendo la lettera) una massiccia revoca delle deleghe FISASCAT.
In questi giorni abbiamo anche ricevuto alcuni commenti che rifiutano di attribuire ogni merito al gruppo LIBU dei pompieri, adducendo che un famigerato gruppo di "dissidenti" si sia organizzato in modo autonomo, senza prendere esempio dai nostri. A queste persone, a cui chiediamo di rinunciare all'anonimato, domandiamo quanto segue:
1. Sono tra quelli che hanno rifiutato di pagare oppure sono tra coloro che hanno pagato e poi chiesto la restituzione?
2. Le loro azioni sono state precedenti o successive alle prese di posizione del gruppo LIBU i quali, mentre altri accettavano mestamente di versare il contributo prima di ricevere l'assegno, contestavano invece all'avvocato il loro diritto a ricevere il pagamento senza pagare 1 solo euro?
3. Erano o non erano a conoscenza delle azioni del gruppo, guidato da uno dei nostri soci fondatori, quando hanno deciso di non pagare o richiedere la restituzione del pagamento?
Noi non vogliamo nessuna medaglia, però è giusto dare i meriti a chi ha lavorato per ottenerli: non parliamo del Consiglio Direttivo della LIBU (che comunque ha seguito e supportato queste azioni), ma del gruppo di iscritti LIBU del reparto Vigili del Fuoco di Sigonella, che hanno messo il loro tempo e la loro faccia per salvaguardare i diritti della categoria (subendo anche gli sberleffi dei soliti "furbetti") e che ha provocato importanti reazioni, come la lettera che abbiamo pubblicato in questo articolo.
Siamo disponibili a dare voce a tesi alternative, purché argomentate e senza anonimato. In mancanza di queste, continuiamo a dire: grazie ragazzi, grazie LIBU pompieri!
Qualche giorno fa un gruppo di Pompieri (non LIBU) ha consegnato una lettera al Presidente della nostra associazione, Rosario Pellegrino, chiedendoci di pubblicarla per loro. Questo Blog è dedicato a tutti i lavoratori, e siamo ben lieti di fare cassa di risonanza per le loro istanze. La lettera, una raccomandata firmata da ben 33 lavoratori(!!), è indirizzata alla Segreteria nazionale e siciliana della FISASCAT CISL, e reca come oggetto: "Conferma disdetta adesione da parte dei lavoratori alle dipendenze della Marina degli Stati Uniti d'America, addetti al servizio antincendio presso Ia Base Militare di Sigonella".
Per ovvie ragioni di privacy, abbiamo deciso di omettere i nominativi dei mittenti:
Caltagirone, 24 dicembre 2013
RACCOMANDATA A .R.
I sottoscritti: <...>, lavoratori alle dipendenze della Marina degli Stati Uniti D'America, addetti al servizio antincendio presso Ia Base Militare di Sigonella, iscritti al sindacato Fisascat - Cisl, ai fini del presente atto elettivamente domiciliati presso <...>,
PREMESSO
- nel mese di maggio 2004 parte degli esponenti, unitamente ad altri lavoratori non menzionati nel superiore elenco in quanto aderenti ad altre sigle sindacali, con l'assistenza dell'ufficio legale della Fisascat - Cisl di Catania, hanno promosso azione legale innanzi al Tribunale di Catania Sezione Lavoro nei confronti del Govemo degli Stati Uniti d'America, tesa ad ottenere Ia riorganizzazione dei turni di lavoro nonché il pagamento delle differenze retributive maturate;
- con sentenza n. 2634/06 il Tribunate di Catania Sezione Lavoro ha rigettato il ricorso, talchè alcuni degli esponenti, sempre assistiti dall'Ufficio legale del Sindacato, hanno interposto appello;
- nelle more del giudizio di II Grado, con verbale del 20.3.2012, Ia controversia e stata conciliata con riconoscimento di parte del credito vantato dagli appellanti;
-in virtù del suddetto accordo, gli Stati Uniti hanno corrisposto al procuratore costituito dei lavoratori l'importo lordo di Euro 40.000,00- a titolo di concorso aile spese legali sostenute dai predetti appellanti;
CONSIDERATO
- che all'atto della consegna degli assegni emessi dal Governo degli Strati Uniti, è stato richiesto a ciascun ricorrente, quale condicio sine qua non, il pagamtmto dell'importo di Euro 400,00- per coloro i quali erano iscritti alla Fisascat - Cisl e di Euro 700,00- per gli aderenti ad altre sigle sindacali e ciò a titolo di contributo da destinare all'Ufficio legale del Sindacato;
- che ciò è avvenuto nonostante, all'atto del conferimento del mandato, l 'Ufficio legale del Sindacato abbia omesso di sottoporre e far sottoscrivere a ciascuno dei ricorrenti l'informativa e l'impegno a versare il contributo suddetto;
- che il pagamento dei suddetti importi da parte dei ricorrenti, avvenuto presso lo studio del procuratore costituito, è stato effettuato ed accettato anche in denaro contante o con bonifico accreditato direttamente sui c/c bancario intestato al predetto procuratore costituito;
- che, acquisito un parere legale, i lavoratori hanno chiesto alia Segreteria provinciale di Catania il rimborso di quanto indebitamente corrisposto, ricevendo il categorico rifiuto da parte del Legale rappresentante pro tempore della Segreteria provinciale;
- che, successivamente, Ia Segreteria provinciale ha ritenuto di procedere al rimborso delle citate somme a ciascuno dei ricorrenti, senza alcun concorso per te spese legali, cio che e avvenuto nel mese di dicembre 20 t 3;
RITENUTO
- che gli esponenti sono da anni iscritti alia Fisascat - Cisl ed hanno mensilmente versato il relativo contributo;
- che il trattarnento riservato alia detegazione degli esponenti recatisi con il proprio legale il 17.10.2013 presso Ia sede della Segreteria provinciale di Catania al fine di ricevere chiarimenti sull'operato del Sindacato e richiedere il rimborso delle somme indebitamente versate e stato insolente ed offensivo;
- che, alla preannunciata comunicazione di disdetta delle adesioni, Ia Segreteria provinciale di Catania ha replicato, adducendo verbalmente che Ia Fisascat - Cisl non ha bisogno delle adesioni di siffatti lavoratori;
- che l'operato del Sindacato nell'intera vicenda ha suscitato notevoti dubbi e perplessità e, comunque, compromesso in modo irreversibite il rapporto di fiducia che legava ciascun iscritto all'Organizzazione;
- che gli esponenti, solo in virtù della lunga militanza e della considerazione che hanno sempre nutrito hei confronti dell'Organizzazione sindacale, hanno deciso di definire bonariamente Ia questione;
- che, tuttavia, sono venuti meno i presupposti che consentono Ia prosecuzione di qualsivoglia rapporlo, quantomeno fino a quando il Sindacato verrà localmente rappresentato dagli attuali incaricati;
Tutto cio premesso, considerato e ritenuto, con Ia presente, gli esponenti intendono
CONFERMARE
Ia disdetta irrevocabile dell'iscrizione, gia comunicata il 24 ottobre u.s. all'ufficio paghe di Sigonella, che si allega, diffidando il Sindacato dall'effettuare Ia trattenuta sulle rispettive buste paga a partire dall'uno gennaio 2014. Con osservanza
<...>
Come potete leggere, la lettera si riferisce proprio ai fatti da noi narrati in "Quella strana storia", proprio uno dei postumi che ha portato tra i pompieri (da quanto almeno si evince leggendo la lettera) una massiccia revoca delle deleghe FISASCAT.
In questi giorni abbiamo anche ricevuto alcuni commenti che rifiutano di attribuire ogni merito al gruppo LIBU dei pompieri, adducendo che un famigerato gruppo di "dissidenti" si sia organizzato in modo autonomo, senza prendere esempio dai nostri. A queste persone, a cui chiediamo di rinunciare all'anonimato, domandiamo quanto segue:
1. Sono tra quelli che hanno rifiutato di pagare oppure sono tra coloro che hanno pagato e poi chiesto la restituzione?
2. Le loro azioni sono state precedenti o successive alle prese di posizione del gruppo LIBU i quali, mentre altri accettavano mestamente di versare il contributo prima di ricevere l'assegno, contestavano invece all'avvocato il loro diritto a ricevere il pagamento senza pagare 1 solo euro?
3. Erano o non erano a conoscenza delle azioni del gruppo, guidato da uno dei nostri soci fondatori, quando hanno deciso di non pagare o richiedere la restituzione del pagamento?
Noi non vogliamo nessuna medaglia, però è giusto dare i meriti a chi ha lavorato per ottenerli: non parliamo del Consiglio Direttivo della LIBU (che comunque ha seguito e supportato queste azioni), ma del gruppo di iscritti LIBU del reparto Vigili del Fuoco di Sigonella, che hanno messo il loro tempo e la loro faccia per salvaguardare i diritti della categoria (subendo anche gli sberleffi dei soliti "furbetti") e che ha provocato importanti reazioni, come la lettera che abbiamo pubblicato in questo articolo.
Siamo disponibili a dare voce a tesi alternative, purché argomentate e senza anonimato. In mancanza di queste, continuiamo a dire: grazie ragazzi, grazie LIBU pompieri!